Dopo aver utilizzato per diversi giorni il realme 14 Pro come smartphone principale, posso finalmente raccontarvi la mia esperienza completa, tra punti di forza e qualche compromesso, in una fascia di prezzo sempre più competitiva. Ecco la mia recensione approfondita, suddivisa per aree chiave.

Introduzione
Il realme 14 Pro si presenta come uno smartphone di fascia media che punta a distinguersi grazie a un design ricercato, una batteria fuori scala, un display luminosissimo e una resistenza da vero rugged phone. La collaborazione con Valeur Designers e la tecnologia di colorazione termocromica lo rendono unico anche dal punto di vista estetico. Ma oltre all’apparenza, come si comporta nell’uso quotidiano? Ecco tutto quello che ho scoperto.
Hardware & Connettività
Sotto la scocca, il realme 14 Pro monta il processore MediaTek Dimensity 7300 Energy, realizzato con processo produttivo a 4nm. Nella mia prova quotidiana, questa piattaforma si è rivelata più che sufficiente per tutte le attività comuni: navigazione web, social, streaming video e anche qualche sessione di gaming leggero. La RAM parte da 8GB (espandibile virtualmente di altri 8GB), mentre lo storage arriva fino a 512GB nelle versioni più accessoriate, garantendo spazio a sufficienza per app, foto e video.

La connettività vede la presenza del 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2, NFC , GPS multibanda (Beidou, GLONASS, Galileo, QZSS) e doppio slot SIM con eSIM. Manca il jack audio da 3,5mm, una scelta ormai comune ma che potrebbe far storcere il naso a chi usa ancora cuffie cablate.
Sul fronte della sicurezza, il sensore di impronte digitali sotto al display è rapido e affidabile, così come il riconoscimento facciale. Da segnalare la certificazione IP66, IP68 e IP69: il realme 14 Pro è uno dei pochi smartphone di questa fascia a essere davvero resistente a polvere, immersione e getti d’acqua ad alta pressione, oltre a superare test di caduta e urti.

Design
Il design è uno dei punti forti del realme 14 Pro. Ho testato la variante Pearl White con la famosa tecnologia color-changing: quando la temperatura scende sotto i 16°C, la scocca posteriore passa dal bianco perla a un blu acceso, un effetto spettacolare che non passa inosservato. Il materiale è una fibra di fusione con pigmenti termocromici, composta al 95% da materiali eco-compatibili e con una texture ispirata alle conchiglie marine. Ogni esemplare è unico grazie al processo produttivo.
Per chi preferisce qualcosa di più sobrio, la versione Suede Grey offre la prima pelle vegana bio-based del segmento: morbida al tatto, resistente a graffi e sporco, e con una presa sicura anche con mani umide.
Nonostante la batteria da 6000mAh, il telefono è sorprendentemente sottile (7,55 mm) e leggero (179 g), risultando maneggevole e comodo anche dopo ore di utilizzo. I bordi curvi e il retro ergonomico migliorano ulteriormente la sensazione premium in mano.

Schermo
Il display è un altro elemento che mi ha colpito positivamente. Si tratta di un AMOLED da 6,77 pollici, risoluzione Full HD+ (2392 x 1080), refresh rate a 120Hz e una luminosità di picco dichiarata di ben 4500 nit. Nell’uso reale, la leggibilità sotto il sole è eccellente: anche in giornate molto luminose, non ho mai avuto problemi a leggere notifiche o guardare video all’aperto.
Il pannello supporta la copertura DCI-P3 al 100%, contrasto 5.000.000:1 e una frequenza di dimming PWM a 3840Hz, che riduce l’affaticamento visivo nelle lunghe sessioni serali. La curvatura dual-edge e le cornici sottilissime (screen-to-body ratio del 93,7%) rendono l’esperienza immersiva e moderna. La protezione è affidata al vetro SCHOTT Xensation X-a, molto resistente a graffi e urti.
Unica nota: gli speaker stereo sono potenti ma non perfettamente bilanciati, e il basso non è molto profondo, ma la qualità generale è superiore alla media del segmento.

Fotocamere
Sul retro troviamo una doppia fotocamera: sensore principale Sony IMX882 da 50MP (apertura f/1.8, OIS) e un sensore monocromatico da 2MP. Manca la grandangolare, una scelta insolita per questa fascia di prezzo e che limita un po’ la versatilità.
Nella mia esperienza, la fotocamera principale si comporta molto bene in condizioni di buona luce: le foto sono ricche di dettagli, con colori vivaci e un buon bilanciamento del contrasto. Il software tende a saturare leggermente le tinte, ma il risultato è comunque gradevole e “social ready”. Di notte, grazie all’OIS e al software AI Ultra Clarity 2.0, si ottengono scatti nitidi e con poco rumore, anche se in alcune situazioni ho notato una certa difficoltà nella gestione delle luci molto forti e delle ombre profonde.

La modalità ritratto sfrutta il nuovo sistema MagicGlow Triple Flash, che permette di regolare intensità e temperatura colore dei LED: nei locali o alle feste, i volti risultano ben illuminati e naturali, anche in presenza di luci colorate. L’edge detection nei ritratti è migliorabile, ma l’effetto bokeh è piacevole. Da segnalare anche la funzione AI Snap Mode, utile per immortalare soggetti in movimento come animali o bambini: la messa a fuoco è rapida e le foto risultano spesso nitide.
La selfie cam da 16MP (Sony IMX480) è nella media: buoni dettagli con luce naturale, qualche difficoltà in notturna dove interviene la compensazione software. I video arrivano fino al 4K 30fps sul posteriore e 1080p 30fps sull’anteriore, con una stabilizzazione elettronica efficace per la fascia di prezzo.

Batteria
La batteria da 6000mAh è senza dubbio il fiore all’occhiello del realme 14 Pro. Con il mio utilizzo (social, mail, streaming, un po’ di gaming), sono sempre arrivato a fine giornata con almeno il 30-40% residuo, e in giornate meno intense ho superato tranquillamente le 7-8 ore di schermo acceso. In standby, il consumo è minimo grazie all’ottimizzazione del SoC e di realme UI.
La ricarica è affidata al sistema 45W SUPERVOOC: in circa 36 minuti si arriva al 50%, mentre per il 100% servono poco più di 75 minuti. Non è la più veloce sul mercato, ma considerando la capacità della batteria è un compromesso accettabile. Presente anche la ricarica inversa per alimentare altri dispositivi in emergenza.
Ottima la garanzia sulla salute della batteria: realme dichiara almeno l’80% di capacità residua dopo 1600 cicli di carica, pari a circa 4 anni di utilizzo intenso.
Software
Il sistema operativo è Android 15 con interfaccia realme UI 6.0. L’esperienza è fluida e moderna, con alcune interessanti novità: la funzione anti-theft (blocco spegnimento e tracciamento avanzato), Circle to Search di Google e diverse gesture AI che semplificano l’uso quotidiano.

Ho apprezzato la presenza di funzioni come AI Clear Voice per le chiamate (riduzione del rumore ambientale) e la modalità Underwater per scattare foto subacquee, sfruttando la resistenza IP69. Tuttavia, il software arriva con parecchie app preinstallate (bloatware): nulla di irrisolvibile, ma una pulizia maggiore sarebbe gradita. realme promette 2 anni di aggiornamenti Android e 3 anni di patch di sicurezza, in linea con la media del segmento.
Performance
Nel corso delle mie prove, il realme 14 Pro si è dimostrato affidabile e reattivo in tutti i contesti d’uso quotidiano. Il Dimensity 7300 Energy, pur non essendo un top di gamma, fornisce prestazioni solide: le app si aprono rapidamente, il multitasking è fluido grazie anche alla RAM virtuale, e non ho riscontrato impuntamenti significativi.
Nei benchmark, il punteggio AnTuTu supera i 750.000 punti, in linea con altri dispositivi di fascia media. Nei giochi come COD Mobile o Free Fire, il frame rate si mantiene stabile su 60-90fps con dettagli medi, e il sistema di raffreddamento VC da 6000mm² fa il suo dovere, evitando surriscaldamenti anche dopo sessioni prolungate.
Il comparto audio è stereo, ma – come già accennato – manca un po’ di profondità sui bassi. In compenso, la vibrazione aptica è precisa e restituisce un buon feedback durante la digitazione o le notifiche.

Pro e Contro
Pro:
- Design unico, leggero e sottile nonostante la batteria enorme
- Tecnologia color-changing e materiali premium
- Display AMOLED luminosissimo e ben calibrato
- Autonomia eccezionale, ricarica rapida
- Resistenza IP69/IP68/IP66 e protezione da urti
- Fotocamera principale di qualità, ottima in notturna
- Software aggiornato e ricco di funzioni smart
Contro:
- Manca la fotocamera ultra-wide
- Presenza di bloatware al primo avvio
- Speaker stereo migliorabili
- Niente jack audio 3,5mm
Conclusioni
Dopo averlo provato a fondo, il realme 14 Pro si conferma uno dei migliori smartphone di fascia media del 2025 per chi cerca autonomia, design distintivo e resistenza senza compromessi. Le prestazioni sono solide, il display è tra i migliori della categoria e la fotocamera principale regala soddisfazioni, soprattutto di notte. Qualche rinuncia c’è (niente ultra-wide, bloatware), ma il bilancio è ampiamente positivo.
Lo consiglierei a chi vuole uno smartphone affidabile, bello da vedere e difficile da rompere, senza spendere cifre da top di gamma. Un vero best buy per chi mette autonomia e stile al primo posto.
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