Postazione sicura: come il monitor può blindare la tua privacy digitale

La sicurezza informatica non riguarda solo software e reti, ma anche l'organizzazione fisica della postazione di lavoro. Il monitor, spesso sottovalutato, diventa un alleato fondamentale per proteggere dati e privacy personali e aziendali. In un mondo dove dispositivi personali e di lavoro condividono reti e ambienti, anche dettagli come l'orientamento dello schermo o la presenza di filtri privacy possono fare la differenza nel ridurre rischi di violazioni.
Per una postazione digitale sicura è importante orientare il monitor in modo che solo chi lo utilizza possa vedere lo schermo, oppure dotarsi di filtri privacy che limitano l’angolo di visione. La scelta di monitor con webcam a scomparsa o otturatore fisico è una soluzione semplice ma efficace contro intrusioni indesiderate. Alcuni modelli moderni offrono sensori di presenza che, rilevando l’allontanamento dell’utente, abbassano la luminosità e subentrano meccanismi per proteggere i dati, riducendo anche i consumi energetici.
Tra i monitor security-first spiccano i modelli Philips, come il 34B2U6603CH/00, con webcam pop-up, tracciamento AI, sensore PowerSensor 2 e hub USB-C/Thunderbolt 4 per connessioni rapide e sicure, inclusa la funzione SmartKVM per isolare dati personali da quelli di lavoro. Il 27B1U5601H, invece, con webcam pop-up e otturatore fisico, include anche il supporto a Windows Hello per sbloccare il PC con il riconoscimento facciale, mantenendo alta l’attenzione su sicurezza e praticità.
Infine, è fondamentale combinare le misure hardware a buone abitudini digitali: evitare collegamenti USB non sicuri, utilizzare password robuste, attivare l’autenticazione a due fattori e mantenere la postazione lontana da zone visibili da altri.


