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IA, il “compagno estroverso” che elimina gli sbatti quotidiani

Gli italiani vedono l’IA come un alleato emotivo capace di togliere di mezzo gli “sbatti” quotidiani, purché sia semplice, precisa e rispetti la privacy.

Cos’è il Samsung Trend Radar 2025

Il Samsung Trend Radar 2025, realizzato con Toluna, fotografa un Paese che considera l’intelligenza artificiale non solo tecnologia, ma un “compagno estroverso” che allevia ansia, imbarazzo e noie di tutti i giorni, trasformando lo smartphone nel fulcro della propria esperienza digitale. Lo studio evidenzia una spinta pragmatica ma soprattutto emotiva verso l’IA, che diventa scudo contro stress e scocciature quotidiane.

Le incombenze che pesano di più

Gli italiani vogliono delegare all’IA pratiche percepite come scomode e ansiogene, a partire da reclami e solleciti: il 37% li passerebbe volentieri a un assistente digitale, perché per il 36% generano ansia e per il 28% imbarazzo. A seguire, il 27% vorrebbe liberarsi delle “perdite di tempo” come bollette, code e consegne, considerate noiose dal 37%, mentre il 30% rinuncerebbe alle telefonate di servizio come prenotazioni o ordini.

Motivazioni: sollievo prima dell’efficienza

La spinta alla delega è trainata da bisogni emotivi: il 76% vuole liberarsi di compiti noiosi o poco stimolanti, il 75% punta a risparmiare tempo ed energie e il 74% vuole evitare situazioni stressanti, riducendo l’attrito quotidiano. L’IA è quindi percepita come un alleato che riduce il carico cognitivo e migliora il benessere percepito, oltre che la produttività.

Adozione: Italia a metà strada

Quattro italiani su dieci (39%) hanno già usato strumenti digitali basati su IA per organizzarsi con soddisfazione, e un ulteriore 23% li utilizza con risultati non sempre perfetti ma utili. Le funzioni più comuni sono note e pratiche: annotare scadenze e impegni (54%), prendere appuntamenti (36%), ricercare informazioni pratiche online (33%).

La grande contraddizione: voglia di delega, bisogno di controllo

L’apertura è ampia: il 40% userebbe volentieri l’IA se fosse davvero affidabile e il 25% la considera un grande sollievo, ma il 49% di chi rifiuta supporti aggiuntivi preferisce fare da sé per sentirsi al sicuro. Ne emerge un requisito chiave: l’IA deve essere un alleato trasparente e rassicurante, capace di ispirare fiducia senza togliere controllo.

I tre pilastri della fiducia

Tre condizioni guidano l’adozione: facilità d’uso (54%, con picco tra i Baby Boomer al 66%), privacy e protezione dei dati (49%), precisione nella comprensione dei bisogni (42%). Samsung risponde con Samsung Knox, piattaforma di sicurezza multilivello che tutela dispositivo e dati, in linea con la richiesta di un’IA sicura e rispettosa.

Smartphone al centro dell’esperienza

Per il 76% lo smartphone è il device più utile per l’IA, molto più del PC (35%), a conferma di un ecosistema mobile-first che richiede soluzioni tascabili e always-on. L’IA deve quindi vivere nel device che accompagna ogni momento della giornata, con latenza ridotta e integrazione profonda nelle attività quotidiane.

Galaxy Z Fold 7 e Galaxy AI

Il nuovo Galaxy Z Fold 7 eleva l’esperienza mobile con un form factor pieghevole pensato per produttività e creatività, integrando Galaxy AI per assistente alla scrittura, traduzioni in tempo reale e riassunti automatici. La modalità multitasking e l’elaborazione on‑device abilitano prestazioni rapide e una protezione avanzata della privacy, rendendo lo smartphone un vero hub intelligente.

La visione: un alleato “sociale”

Secondo Samsung, l’IA non è solo efficienza, ma sollievo emotivo; la fiducia passa da tecnologie intuitive, rispettose e trasparenti, con lo smartphone come chiave d’accesso per tutti. In sintesi, l’Italia è pronta a delegare ansie, imbarazzi e noie all’IA, a patto che offra semplicità, precisione e rispetto dei dati, diventando un compagno quotidiano “sociale”.